E’ oramai sempre più consolidato nella comunità scientifica la stretta relazione esistente tra microbiota, enterocita, cellule dell’epitelio intestinale, e GALT cioè sistema immunitario associato alle mucose. Tale interazione risulta determinante nell’addestrare il sistema immunitario e programmare l’omeostasi metabolica del lattante.
Il sistema immunitario nel suo complesso può essere considerato come una rete dinamica di elementi, ciascuno dei quali opera efficacemente in collaborazione con altri in modo da mantenere il giusto equilibro con l’ambiente. In realtà, il sistema immunitario è estremamente complesso, infatti è caratterizzato da un intreccio di azioni, reazioni, controreazioni, ed è dunque molto delicato il momento in cui si va formando.
Abbiamo tre tipi di risposte immunitaria: una risposta di tipo Th1, uno di tipo Th2 e una di tipo Th3, sostenute da linfociti diversi.
La risposta Th1 viene attivata soprattutto quando il nostro organismo viene in contatto con i virus o microrganismi intracellulari mentre la risposta Th2 viene sollecitata verso i batteri, infatti i linfociti Th2 hanno la funzione di istruire le cellule B proliferare a differenziarsi in plasmacellule e produrre anticorpi (immunità anticorpale).
Le risposte immunitarie Th1 e Th2 proteggono l’organismo dagli attacchi esterni producendo reazioni infiammatorie e anti-infiammatorie.
Negli ultimi anni è emerso che c’è anche un sistema immunitario detto sistema regolatore Th3 che mantiene una sorta di equilibrio tra i due sistemi. In un adulto sano, dunque, c’è un perfetto equilibrio tra Th1 e Th2, mantenuto dai Th3. I tre sistemi operano in una meravigliosa quanto delicata sinergia che è finalizzata al mantenimento di una adeguata e benefica difesa immunitaria del corpo. Se uno di questi tre sistemi si altera, si ipostimola o iperstimola, si manifesta uno squilibrio che si palesa con patologie autoimmunitarie ( se prevale la risposta di tipo 1) e allergiche ( se prevale la risposta di tipo 2).
Riassumendo, dunque, le risposte immunitari Th1 e Th2 proteggono l’organismo dagli attacchi esterni producendo reazioni infiammatorie e antinfiammatorie, mentre il sistema Th3 mantiene in buon equilibrio le due risposte in modo che il corpo produca quella corretta che di volta in volta è necessaria per proteggerlo dagli agenti interni o esterni.
Nei neonati o nei bambini molto piccoli c’è già una fisiologica iperattività della risposta Th2, acquisita dalla madre, in quanto l’iperattivazione Th2 è indispensabile per mantenere la gravidanza.
A partire di primi giorni di vita inizia un vantaggioso processo immunitario di conversione (shift) che si completa nel corso dei primi 4 anni di vita, in particolare lo stato reattivo Th2( fisiologico nella prima infanzia e nella vita fetale) si traduce progressivamente in una condizione dominata dai Th1. Si parla di “immunoconversione”.
La maturazione del sistema immunitario si completa verso i 7/8 anni, per arrivare ad avere un delicatissimo equilibrio tra le due risposte immunitarie linfocitarie.
In un bambino i linfociti addominali si confrontano continuamente con i germi intestinali si sensibilizzano e poi migrano nel sangue acquistando la capacita immunocompetente. Quando non avviene la giusta stimolazione da parte dei batteri intestinali residenti o transienti si ha una riduzione della attività dei linfociti e un decremento delle IgA. Il continuo stimolo operato sui linfociti addominali da parte dei batteri della microflora è una premessa essenziale per una adeguata difesa immunitaria, specialmente per un bambino piccolo.
Per ottenere la down regolation delle risposte Th2 e/o la up regulation di quelle Th1, dunque, la precoce polarizzazione delle risposte immunitarie, è determinate la condizione di eubiosi che viene, invece, inficiata già dall’inizio con un parto cesario, allattamento artificiale, uso improprio e massiccio di antibiotici e cortisonici o una alimentazione scorretta.
L’aberrante colonizzazione intestinale, indotta da parto cesareo, prematurità o massiva antibiotico terapia in periodo perinatale si traduce si traduce nell’alterato cross-talk tra microbiota, enterocita e GALT.
Risulta, dunque, necessario modulare il sistema immunitario della mamma durante la gravidanza e del lattante nei primi mesi di vita con uso di opportuni probiotici.
I probiotici agiscono sull’immunità innata, consentendo una maturazione delle cellule dendritiche con produzione di citochine tolerogeniche (IL10-TGF-beta), ma anche sull’immunità adattativa. In quanto consentono un’accelerazione del processo di immuno-conversione Th2—Th1, un bilanciamento Th1/Th2 ( inibizione delle risposte allergogene Th2 e incrementata differenziazione dei linfociti Th1) e un Incremento del numero e attivazione dei linfociti T regolatori.