“Una delle origini delle malattie è l’intossicazione del nostro intestino a causa della cattiva alimentazione e della stitichezza. Ci vuole una parete intestinale normale per essere resistenti, e non la si può costruire se non ci si alimenta correttamente. In tal caso siamo poco protetti dal mondo esterno, in quanto si tratta di una membrana sottile che ha solo uno strato di cellule ed è questa la cosa fondamentale, se la parete intestinale lascia passare del veleno, quando il fegato non riesce a distruggerlo, il malato a quel punto si difende creando un tumore. E’ quel meccanismo che dobbiamo fermare”. Queste le parole di una grande donna scienziato di circa mezzo secolo fa, Catherina Kousmine, una dottoressa fuori dal comune, una delle prime a riconoscere il potere curativo e di prevenzione della dieta, molte cose che lei raccomandava sono state validate solo ultimamente nel mondo scientifico.
Catherina nasce nel 1904 in un’agiata famiglia russa, si sposto’ stabilmente in Svizzera dopo lo scoppio della rivoluzione russa; inizialmente discriminata nel lavoro in quanto donna, le fu riconosciuto lo status di medico e concluse la specializzazione dopo aver salvato un bambino di 7 anni con una tracheotomia, in seguito proseguì i suoi studi sulle patologie oncologiche. Proprio studiando il tumore alla mammella su alcuni topi modificati, si accorse che in quelli alimentati con cibi naturali (pochi scarti dei contadini) la presenza del tumore si riduceva del 50%. Questo la spinse ad indagare nel campo dell’alimentazione, inoltre l’osservazione che i tessuti tumorali presentano gli stessi ceppi batterici dell’intestino, la portò a focalizzare la sua attenzione sulla mucosa di questo organo e sulla necessità di preservarne la funzionalità e integrità.
Kousmine ribaltò l’idea di salute della medicina convenzionale, grazie alla riscoperta della centralità del rapporto tra alimentazione e salute, al riconoscimento del ruolo dell’intestino rispetto al sistema immunitario e alla necessità di consumare alimenti di qualità, di attuare delle politiche di profondo cambiamento dell’industria alimentare.
I piatti pronti di origine industriale che combinano aromi, conservanti o proteine animali diverse non hanno mai fatto parte della nostra alimentazione prima degli anni cinquanta. Questa innovazione è stata all’origine dell’insorgere di tutte quelle patologie da disordini metabolici che spesso hanno alla loro base un crollo del sistema immunitario. Oggi la Nutrigenomica la scienza che studia come il cibo sia in grado di interagire con il DNA per impedire che insorgano determinate patologie, la Lipidomica scienza che studia i grassi analizzandone la struttura, la funzione ed eventuali variazioni causate dall’alimentazione, la Metabolomica, scienza che riguarda lo studio di prodotti della flora batterica intestinale, sono a nostra disposizione per dimostrare quanto sia attuale il messaggio lanciato dalla dottoressa russa. In fondo oggi sappiamo con certezza che una disbiosi intestinale dunque la perdita di equilibrio tra specie batteriche comporti a lungo andare distruzione delle giunzioni serrate tra gli enterociti e dunque la perdita di permeabilità selettiva della barriera intestinale. L’intestino colabrodo lascia passare diverse molecole dal lume alla lamina dove innescano l’attivazione del sistema immunitario e soprattutto del processo infiammatorio, che da locale finisce con il diventare nel tempo cronico, persistente e sistemico, in grado di apportare danni a distanza dall’intestino stesso ed essere eziopatogenesi dello sviluppo di diverse patologie croniche degenerative, incluse neoplasie e malattie autoimmuni.
La dieta Kosmine e’ basata su:
-consumo regolare di cereali integrali biologici, meglio se in chicchi in quanto mantengono al meglio le proprietà nutrizionali rispetto alle farine
-assunzione moderata di proteine, preferendo quelle vegetali dei legumi da consumare tutti i giorni e quelle del pesce più volte alla settimana, consumo limitato, invece, per le proteine animali come uova ( una volta a settimana), carne bovina, insaccati e prodotti lattiero-caseari.
-ampio consumo di verdure biologiche, di stagione, sia crude che cotte, da consumare all’inizio del pasto. Il mondo vegetale con più di 10.000 sostanze fitochimiche diverse (polifenoli, composti solforati, terpeni, saponine) ci fornisce strumenti per prevenire un significativo numero di patologie, comprese le neoplasie.
-oli bio spremuti a freddo usati a crudo, in quanto l’elevato grado di insaturazione ne determina il facile irrancidimento, quindi non vanno sottoposto a cottura
-un paio di frutti biologici di stagione lontano dai pasti
-limitato consumo di sale, preferendo a quello raffinato quello integrale marino ricchissimo di sali minerali
La dieta kousmine spinge le persone a tornare al crudo, al cibo semplice non elaborato, prediligere prodotti vitali freschi, preferendo le proteine vegetali a quelle animali.
In collaborazione con una sua amica farmacista Johanna Budwing, Kousmine ideò il nome della crema budwing, una miscela di alimenti ottima per la prima colazione con un equilibrio tra acidi grassi polinsaturi.
Dopo anni dalla sua morte il metodo che porta il suo nome continua a raccogliere interesse crescente tra i medici, esiste, infatti, un sito italiano, “Cibo è salute”, in cui medici e ricercatori proseguono con efficacia la ricerca della dottoressa Kousmine, aggiornandolo, raccogliendo nuove osservazioni cliniche, condividendo le esperienze terapeutiche.
La dott.ssa Kousmine, a lungo attaccata dalla maggior parte dei suoi colleghi attraverso la sua attenta osservazione dei malati, ha anticipato il concetto secondo cui partendo da quello che mangiamo possiamo migliorare la nostra salute. E’ importante che lo stile di vita e un’alimentazione corretta inizi sin dai primi anni di vita e che si protragga negli anni, in quanto diversi studi oramai confermano che il 30% delle neoplasie e addirittura il 70% se consideriamo le patologie gastroenteriche, sono prevenibili.
Le raccomandazione dell’AIRC hanno diversi punti di contatto con il metodo kousmine: mantenere il peso corporeo in un intervallo di normalità BMI 18-25, svolgendo attività fisica regolarmente ogni giorno e limitando il consumo di cibi ad elevato contenuto calorico, evitando le bevande zuccherate e lasciando grande spazio ai cereali integrali o cibi vegetali in modo da aumentare il contenuto di fibre quotidiano.
PATATE ALL’ERBA CIPOLLINA E MENTA ( METODO KOUSMINE)
Tagliare a dadini le patate lesse e conditele con una salsa preparata con olio extravergine di oliva, succo di limone, erba cipollina, capperi e foglie di menta spezzettate. Mescolate e lasciate insaporire in frigo almeno mezz’ora. Un piatto che può costituire un buon primo.